Qualche mese fa ho scritto un post riguardante i documenti necessari per viaggiare in Europa e nei paesi della penisola Balcanica. Dato che avevo menzionato anche dell’ESTA, ovvero l’Electronic System for Travel Authorization, necessario per intraprendere un viaggio negli Stati Uniti; con il post odierno ho intenzione di speigare a cosa serve e chiarezza sulle modalità per richiederlo.

Per prima cosa, è fondamentale capire cos’è l’ESTA. Traducendo letteralmente la sua spiegazione inglese, è un sistema elettronico per l’autorizzazione al viaggio. Si tratta quindi di permesso particolare, rilasciato dal dipartimento della sicurezza nazionale statunitense ai viaggiatori che hanno la cittadinanza in uno dei paesi beneficiari del Visa Waiver Program (viaggio senza visto), tra cui rientra l’Italia. ESTAQuesta autorizzazione consente di entrare negli Stati Uniti d’America senza richiedere il visto, a patto che il viaggiatore:

  • permanga sul suolo statunitense meno di 90 giorni,
  • sia in possesso di un passaporto valido,
  • arrivi negli Stati Uniti d’America tramite un compagnia aerea (dal 2010 le compagnie aeree sono obbligate a richiedere l’ESTA in fase di check-in) o di crociera conosciuta dal governo americano, oltre che sia in possesso di un biglietto di andata e ritorno.

Viene raccomandato di inoltrare la richiesta dell’autorizzazione ESTA almeno 72 ore prima dell’arrivo negli Stati Uniti d’America. Nel caso in cui venga negata l’autorizzazione, il viaggiatore dovrà necessariamente richiedere un visto presso l’ambasciata o il consolato degli Stati Uniti d’America.

In fase di richiesta dell’ESTA bisognerà rispondere a diverse domande, come per esempio il motivo del viaggio negli Stati Uniti d’America o se si hanno precedenti penali oppure procedimenti penali in corso.

Entrare negli USA

Si può entrare negli USA nell’ambito del programma Visa Waiver Program per:

  • viaggi turistici (es. vacanze);
  • sottoporsi a trattamenti medici;
  • visitare amici o parenti che vivono negli USA;
  • partecipare come spettatori a eventi sportivi, musicali, ecc;
  • partecipare a congressi scientifici (per esempio i medici), professionali, d’affari oppure formativi;
  • negoziare contratti (acquisto di una vettura, barca, ecc.).

Non si può entrare per motivi di studio (per esempio per frequentare l’università) o di lavoro (anche se per pochi giorni). In questi casi è necessario richiedere il visto.