Nonostante un grande ottimismo, dopo la proclamazione di indipendenza, la Macedonia si ritrova in un periodo di profonda crisi. Non vi sono risparmi da parte dei cittadini, la disoccupazione è al 35% e non vi sono investimenti stranieri diretti. I salari della popolazione macedone sono tra i più bassi di tutti i Balcani, tanto che il salario medio mensile è di 221 euro.

Un altro fattore preoccupante è il deficit commerciale, dato che aumentano le importazioni, ma le esportazioni non crescono. Questo problema sembra essere individuato nella produzione di prodotti non finiti e materiali grezzi, non sfruttando in maniera ottimale le strutture presenti nel territorio.